Angina pectoris stabile: maggiore incidenza di mortalità e di infarto miocardico tra gli uomini rispetto alle donne
I Ricercatori dello studio APSIS ( Angina Pectoris Study In Stockholm ) hanno valutato la prognosi nel lungo periodo dei pazienti con angina pectoris stabile.
Sono stati esaminati 809 pazienti ( il 31% erano donne ) con angina pectoris stabile.
I pazienti, di età inferiore ai 70 anni, avevano preso parte allo studio APSIS.
Il periodo osservazionale ( follow-up ) è stato mediamente di 9.1 anni.
Lo studio APSIS ha messo a confronto Metoprololo ( Lopresor ) e Verapamil ( Isoptin ).
Un totale di 123 pazienti è morto ( 41 per infarto miocardico, 36 per altre cause cardiovascolari ) e 72 hanno sofferto di un infarto miocardico non-fatale.
L’incidenza di mortalità ( 19% versus 6%; p < 0.001 ) e di infarto miocardico fatale ( 6.6% versus 1.6%; p < 0.001 ) era più alta tra i pazienti uomini rispetto alle donne.
Il diabete, un precedente infarto miocardico, l’ipertensione ed il sesso maschile sono risultati predittori di mortalità cardiovascolare ( p < 0.001 ).
Il diabete ha aumentato il rischio in modo significativo in un piccolo sottogruppo di donne.
Gli uomini con angina pectoris stabile hanno presentato una più alta mortalità rispetto agli uomini nella popolazione di riferimento ( gruppo controllo ) durante i primi tre anni ( differenza assoluta cumulativa: 3.8% ), mentre l’incidenza di mortalità tra le donne con angina pectoris stabile era simile a quella delle donne nel gruppo controllo nei 9.1 anni di osservazione.
Lo studio ha mostrato che i pazienti maschi, a differenza delle pazienti femmine, con angina pectoris stabile, hanno presentato una più alta incidenza di mortalità rispetto ai maschi della popolazione di riferimento.
Il diabete, un precedente infarto miocardico, l’ipertensione, l’essere di sesso maschile sono risultati essere forti predittori di rischio per la morte cardiovascolare o l’infarto miocardico. ( Xagena_2006 )
Hjemdahl P et al, Heart 2006; 92: 177-182
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Cardio2006