Clopidogrel e Ticagrelor nei pazienti con sindrome coronarica acuta, sottoposti a una strategia invasiva precoce pianificata


Esiste controversia sul dosaggio ottimale e sul tempo di somministrazione di Clopidogrel ( Plavix ) nei pazienti con sindromi coronariche acute.
Uno studio ha confrontato un più potente inibitore reversibile di P2Y12, Ticagrelor ( Brilinta ), con Clopidogrel in questi pazienti.

Alla randomizzazione, una strategia invasiva è stata pianificata per 13.408 ( 72% ) dei 18.624 pazienti ospedalizzati per sindromi coronariche acute ( con o senza sopraslivellamento del tratto ST ).

I pazienti sono stati assegnati in maniera casuale, e in un rapporto 1:1, a Ticagrelor e placebo ( dose di carico di 180 mg, seguita da 90 mg 2 volte al giorno ) o a Clopidogrel e placebo ( dose di carico di 300-600 mg o proseguimento della dose di mantenimento, seguita da 75 mg al giorno ) per 6-12 mesi.

A tutti i pazienti è stato somministrato Acido Acetilsalicilico ( Aspirina ).

L'endpoint primario composito comprendeva mortalità cardiovascolare, infarto del miocardio o ictus.

Le analisi sono state intention to treat.

In totale, 6.732 pazienti sono stati assegnati a Ticagrelor e 6.676 a Clopidogrel.

L'endpoint primario composito si è stato raggiunto da un numero inferiore di pazienti nel gruppo Ticagrelor che in quello Clopidogrel ( tasso di eventi a 360 giorni 9% vs 10.7%, hazard ratio, HR=0.84; p=0.0025 ).

Non è stata osservata differenza tra Clopidogrel e Ticagrelor nei tassi di sanguinamento maggiore totale ( 11.6% vs 11.5%; p=0.8803 ) o sanguinamento grave, definito dal Global Use of Strategies To Open occluded coronary arteries, ( 3.2% vs 2.9%; p=0.3785 ).

In conclusione, Ticagrelor appare essere un'opzione migliore rispetto a Clopidogrel nei pazienti con sindrome coronarica acuta per i quali è stata pianificata una strategia aggressiva precoce. ( Xagena_2010 )

Cannon C P et al, Lancet 2010; 375: 283-293



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